Promozione ed Informazione sui vantaggi della Iodoprofilassi

 

Cosa è il sale iodato

Il sale assunto quotidianamente rappresenta un veicolo ideale di iodoprofilassi nei paesi industrializzati che dispongono di reti di distribuzione ben organizzate. Le tecniche di iodazione del sale sono oggi ben standardizzate; inoltre il processo di iodazione presenta bassi costi e, non alterando il sapore del sale, è generalmente ben accetto dai consumatori. Lo ioduro di potassio (KI) e lo iodato di potassio (KIO3) sono i composti iodati più comunemente utilizzati per la iodazione del sale. IL KI è più economico ma meno stabile, mentre il KIO3 è molto più stabile e resistente all’evaporazione.

La quantità di iodio nel sale raccomandata per garantire un appropriato livello di supplementazione è di 30mg/Kg di sale. Inoltre, affinché la profilassi con sale fortificato con iodio risulti efficace, è necessario che almeno l’80% della popolazione di una determinata area geografica ne faccia uso regolare.

 

Legge italiana sulla iodoprofilassi

Legge del 21 Marzo 2005, n. 55 (Disposizioni finalizzate alla Prevenzione da carenza iodica, G.U: 20 Aprile 2005, n. 91):

 

Art. 1. (Campo di applicazione)

1. La presente legge definisce, ai fini della iodoprofilassi, le modalità di utilizzo e di vendita del sale alimentare arricchito con iodio destinato al consumo diretto oppure impiegato come ingrediente nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari.

Art. 2. (Definizione)

1.Per sale alimentare comune si intende il sale definito dal regolamento concernente la produzione e la commercializzazione del sale alimentare di cui al decreto del Ministero della Sanità 31 gennaio 1997,n. 106.

2.Per sale arricchito con iodio si intende il sale definito dal regolamento concernente la produzione e il commercio di sale da cucina iodurato, di sale iodato e di sale iodurato di cui al decreto del Ministero della Sanità 10 agosto 1995, n 562.

Art. 3. (Sale destinato al consumo diretto)

1.I punti vendita di sale destinato al consumo diretto assicurano la contemporanea disponibilità di sale arricchito con iodio e di sale alimentare comune; quest’ultimo è fornito solo su specifica richiesta del consumatore.

2.Nell’ambito della ristorazione pubblica, quali bar e ristoranti e di quella collettiva, quali mense e comunità, è messo a disposizione dei consumatori anche il sale arricchito con iodio.

3.Negli espositori dei punti vendita di sale alimentare è apposta una locandina diretta ad informare la popolazione sui principi e sugli effetti della iodoprofilassi, individuata con decreto del Ministero della Salute.

Art. 4. (Sale impiegato come ingrediente nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari)

1.È consentito l’impiego del sale arricchito con iodio quale ingrediente nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari.

Art. 5. (Etichettatura)

1. Fatte salve le disposizioni di cui ai decreti legislativi 27 gennaio 1992, n.109, e successive modificazioni, e 16 febbraio 1993, n.77, il Ministro della Salute individua, con il decreto di cui all’articolo 3, comma 3, uno specifico logo da apporre nelle confezioni di vendita del sale arricchito con iodio destinato al consumatore finale e nelle confezioni dei prodotti alimentari che utilizzano tale tipo di sale come ingrediente.

Art. 6. (Abrogazioni)

1.I commi 1 e 2 dell’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Ministero della Sanità 10 agosto 1995,n 562, sono abrogati.

Il 26 Giugno 2003 al Senato della Repubblica (XIV Legislatura) si è discusso dei disegni di legge n. 1690 e del disegno di legge per le disposizioni finalizzate alla eradicazione del gozzo endemico e degli altri disordini da carenza iodica (legge n. 1288-Crinò).

Il disegno di legge n. 1690, è stato approvato dalla Commissione proponente senza modifiche, con l’assorbimento del disegno di legge n.1288 del senatore Crinò, di contenuto analogo. Si auspica la tempestiva discussione e approvazione dei disegni di legge da parte del Senato della Repubblica.

 

Storia della legislazione in Italia sulla iodoprofilassi