Storia dello Studio dell'Endemia Gozzigena nella Regione Calabria

Nelle regioni dell’Italia Meridionale il deficit nutrizionale di iodio è particolarmente grave in quanto, come risulta da studi epidemiologici eseguiti in aree circoscritte, l’incidenza del gozzo nella popolazione scolare è superiore al 20%. Nella Regione Calabria indagini epidemiologiche precedentemente realizzate (negli anni ’90) dal gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Sebastiano Andò avevano messo in evidenza un’incidenza media di aumento del volume della tiroide nel 42% degli studenti della fascia dell’obbligo della provincia di Cosenza. In alcune aree del Pollino, come Laino Castello, l’incidenza di gozzo nella popolazione scolastica era superiore al 60% con valori di ioduria inferiori a 25 µg/L che definiscono tale territorio come un’area di endemia gozzigena a grave carenza iodica.

Nella figura sottostante sono riportati la percentuale di gozzo e i valoridi ioduria registrati nei Comuni della provincia di Cosenza sottoposti ad indagine epidemiologica (Andò S et al.J. Endocrinol. Invest. 17:329-333, 1994).

 

Prima indagine epidemiologica nella provincia di Cosenza

I primi studi relativi all'indagine epidemiologica sull'endemia gozzigena in alcuni paesi della provincia di Cosenza sono stati effettuati dal gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Sebastiano Andò. I risultati della percentuale di gozzo e dei valori di ioduria sono riportati nel grafico sottostante.

Percentuale di Gozzo e Ioduria di paesi della provincia di Cosenza

 

Iodoprofilassi nella provincia di Cosenza negli anni '90

Accertata l’aumentata prevalenza del gozzo e la condizione di carenza iodica, è stato ritenuto indispensabile attuare un programma di iodoprofilassi per lo più circoscritto ai paesi di Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo i cui risultati, valutati in termini di escrezione urinaria di iodio e prevalenza percentuale di gozzo, sono riportati nella seguente figura.

Iodoprofilassi nella provincia di Cosenza

 

Indagine epidemiologica nelle provincie calabresi

Una indagine epidemiologica, condotta dal 1990 al 1996 su 13984 bambini calabresi di età compresa tra 14 e 16 anni, ha messo in evidenza il grado di endemia gozzigena attraverso la valutazione della prevalenza di gozzo e dei valori mediani di ioduria (Costante et al., JEI 2002, Mar 25(3), 201-207).

 

Indagine epidemiologica nella regione Calabria

Nell’ambito di un progetto di indagine epidemiologica afferente al Piano Operativo Multiregionale gestito dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica approvato e cofinanziato dalla Unione Europea, il Consiglio Nazionale della Ricerca, con la Direzione Scientifica del Prof. Eduardo Consiglio (Università di Napoli) ha promosso uno studio epidemiologico dal titolo: “Eradicazione del Gozzo Endemico e dei disordini da carenza iodica nell’Italia Meridionale”. Il progetto, coordinato nella Regione Calabria dal Centro Sanitario dell’Università della Calabria, diretto dal Prof. Sebastiano Andò, ha svolto un’indagine epidemiologica su tutti gli studenti delle scuole medie inferiori di età compresa tra 11 e 14 anni, ponendosi il duplice obiettivo di stabilire l’estensione e l’incidenza della carenza nutrizionale di iodio nelle diverse aree geografiche e di sensibilizzare la popolazione ad usare il sale fortificato con iodio. Nella Regione Calabria i dati epidemiologici derivanti da tale screening esitano da: 52250 ecografie tiroidee e 2693 determinazioni di iodio urinario. I valori mediani di ioduria hanno consentito di definire l'intero territorio regionale Calabrese come territorio a carenza iodica di grado lieve-moderato.